Valide alternative naturali ai prodotti fitosanitari

Valide alternative naturali ai prodotti fitosanitari

Nel precedente articolo si è parlato del rame come agente fitosanitario utilizzato, a mio parere impropriamente, in agricoltura biologica. Ma esistono valide alternative all’utilizzo dei prodotti chimici? Assolutamente si! Vediamo quali.

Equiseto

L’equiseto (Equisetum arvense) è una pianta della famiglia dell’Equisetacee, conosciuta volgarmente come “coda di cavallo”. È una tra le piante più antiche presenti sul nostro pianeta, addirittura ritrovata in alcuni resti fossili. E proprio per questa sua incredibile resistenza è una pianta dalle mille proprietà. Gli elementi costitutivi principali dell’equiseto sono: l’acido salicilico, il silice, l’acido ossalico, i sali solforici, modeste quantità di alcaloidi, flavonoidi, equisetina, altre sostanze minerali come calcio, potassio, alluminio, magnesio e manganese. Il contenuto in silice è elevato e questo insieme alla presenza congiunta degli altri elementi, ne fa un eccellente fungicida naturale per la difesa biologica da malattie crittogamiche come l’oidio o la peronospora.

Le soluzioni a base di equiseto sono in grado di rafforzare la cuticola fogliare delle colture orticole. Questo rende più difficile per gli agenti patogeni far attecchire la malattia fungina, solitamente trasmessa attraverso il deposito delle spore sulle foglie stesse della pianta. Allo stesso tempo, l’applicazione sulle foglie svolge un’efficace funzione repellente per molti insetti parassiti dell’orto, tra cui afidi e acari. Il decotto e il macerato di equiseto Le preparazioni più diffuse che si possono fare con i fusti sterili sono: il macerato di equiseto e il decotto di equiseto. Per la preparazione di entrambi vale il seguente dosaggio: 1 kg di pianta verde (o 150 gr di pianta secca) 10 litri d’acqua. Per preparare il macerato di equiseto bisogna mettere a mollo la quantità di pianta verde desiderata per 7-10 giorni. Una volta messo a bagno, l’equiseto inizia a fermentare e a produrre schiuma. Quando la produzione di schiuma si arresta il macerato è pronto e può essere filtrato. Per la macerazione si consiglia di utilizzare recipienti in terracotta o al più in plastica dura. Evitate metalli e vetroresina. Inoltre è bene posizionare il contenitore in un luogo ombreggiato. Per la conservazione del macerato consigliamo invece l’utilizzo di bottiglie di vetro di colore scuro. Una volta preparato il macerato di equiseto può essere diluito in ulteriori 5 parti d’acqua. Per il decotto di equiseto invece bisogna mettere in una pentola con acqua la quantità di pianta verde desiderata e lasciare riposare per 24 ore in modo da farne abbassare il volume. A questo punto si accende il fuoco sotto la pentola a fiamma bassa fino ad ebollizione. Una volta arrivati al punto di ebollizione si chiude il fuoco, si lascia raffreddare e si filtra. Anche il decotto può essere diluito in ulteriori 5 parti d’acqua. Una volta ultimati è possibile spruzzarli sulle piante con l’ausilio di un nebulizzatore. Per proteggere dalle malattie fungine, sia il macerato che il decotto possono essere irrorati sulle piante ogni 15 giorni durante tutto il periodo di crescita e fioritura.

Ortica

Le proprietà dell’ortica sono da tempo note come valido sostituto ai prodotti chimici: gli estratti di Ortica (dal latino Urtica appunto) svolgono un’importante azione urticante contro gli insetti pungitori-succhiatori (come AfidiAcariCocciniglie, ecc.) impedendo così loro di depositare le uova sulle piante. L’ortica è una sostanza acaricida, fungicida e insetticida per applicazioni fogliari e al suolo con pacciamatura. Per applicarlo sulla chioma degli alberi basterà preparare un macerato con foglie di ortica fresche, all’incirca 75 g per litro d’acqua (o anche foglie essiccate, all’incirca 15 per litro). Le foglie vanno raccolte quando sono ancora giovani e prima della germogliatura, successivamente andranno pulite con cura, lavate e sminuzzate, e infine lasciate a macerare per 3-4 giorni in acqua tiepida, mescolando almeno una o due volte al giorno. Una volta ultimato il processo di macerazione sarà necessario filtrare il tutto e diluirlo in altra acqua potabile (all’incirca 2-3 volte il suo volume), assicurandosi che il pH sia compreso tra 6 e 6,5. L’estratto fermentato deve essere ben conservato in un contenitore sigillato ermeticamente e lontano dai raggi del sole o dalle fonti di calore. Infine potrà essere utilizzato direttamente sulle piante spruzzato con un contenitore o flacone spray.

Tea tree oil e olio di Neem

L’Olio essenziale di melaleuca (meglio noto come Tea tree oil) è un potente antimicotico e vanta proprietà disinfettanti, antifungine, mentre l’olio di neem ha proprietà antivirali, antifungine, antibatteriche, antiparassitarie e antisettiche. Da sempre considerati degli antiparassitari naturali la cui efficacia è paragonabile a quella di molti insetticidi chimici proprio grazie alla presenza di un insieme di sostanze chiamate limonoidi di cui il principio attivo più importante è l’Azadirachtina A. Queste sostanze agiscono bloccando lo sviluppo degli insetti negli stadi giovanili interferendo con il sistema ormonale degli insetti e provocando un effetto chitino inibitore basato sul blocco dell’ecdisone.

Data la loro l’efficacia Basterà aggiungere poche gocce di questi olii in proporzione ad un litro di acqua da spruzzare sulle piante almeno due tre volte alla settimana durante il processo di maturazione, ossia quando sono ancora molto delicate.

Aglio e aceto

L’aglio è un rimedio supernaturale contro i parassiti per via della molecola presente al suo interno, l’allicina, dotata di proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche. Basti notare come in natura le piante di aglio (ma anche di cipolla) vengano completamente ignorate dai parassiti, e questo proprio grazie al potere respingente che la sua molecola sprigiona. Sarà quindi sufficiente creare un macerato a base di aglio tritato o frullato, in proporzione di 2-3 spicchi per ogni litro d’acqua, lasciato riposare per qualche giorno. Anche l’aceto ha un ruolo fondamentale nella protezione delle nostre piante, soprattutto per allontanare gli afidi, grazie alle sue proprietà antibatteriche e antifungine presenti negli acidi organici, nei polifenoli e nelle melanoidine, che concorrono alle sue proprietà battericide, penetrando e poi distruggendo le membrane cellulari dei batteri. Un ottimo risultato si ottiene con un macerato a base di bucce di agrumi lasciate a mollo in aceto per alcune settimane: gli agrumi infatti contengono elevate dosi di acido ascorbico (vitamina c) che grazie ai suoi forti poteri antiossidanti, innalza le barriere del sistema immunitario delle nostre piante e le aiuta a prevenire il rischio di infezioni fogliari.

Consociazione spezie e aromatiche

Diverse sono anche le spezie presenti nelle nostre dispense in grado di contrastare piccoli parassiti come afidi e cocciniglia: rosmarino (dalle proprietà antisettiche grazie alla presenza di flavonidi, acido glicolico e nicotinico), peperoncino (con la sua molecola principale, la capsaicina), noce moscata (con le sue due molecole miristicina e eugenolo), cannella (a base di aldeide cinammica o cinammaldeide), zenzero (a base di gingeroli). Queste spezie hanno proprietà antibatteriche e antifungine soprattutto presenti nei loro oli essenziali, e possono essere un ottimo rimedio per proteggere le nostre piante preparati sottoforma di macerato fresco, frullate insieme e lasciate riposare in proporzione d’acqua di 100gr per 1 litro e infine filtrate e diluite. Il macerato può essere spruzzato direttamente sulle piante e si conserverà, lasciato in frigo, per 3-4 giorni.

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